La morte del giovane, cugino, di un altro giovane ucciso dalla polizia a Napoli, sembra per me essere un regolamento di conti. Qualcuno lo ha ucciso freddamente, un mandante esecutore e non un gioco come dicono i media. Siamo in una dittatura dove tutto è possibile. Gesù, oggi ci insegna di guardarsi dai politici ipocriti che divorano tutto; riceveranno la giusta condanna. Continuo a zoppicare, ad essere senza cibo, soldi e medicine salvavita, abbandonato dai servizi sociali, dalle figlie, dal genero, dalle nipoti, dal prete, dalla protezione civile. La Giustizia è corrotta è influenzata dalla politica e dai caporioni che decidono. L'anno scorso, pensavo già di non farcela, senza auto era una impresa ardua. Con la mia bicicletta mi sono reso indipendente, affrontando pioggia, freddo, nebbia e urlavo dalla sofferenza in cui mi aveva gettato il regime. Non chiedevo aiuto a nessuno, il regime era ostile e nazista. Dopo la separazione nel 2012, le mie figlie si sono allontanate da me, hanno seguito la madre e mi hanno lasciato solo per 12 anni. La più giovane saranno tre anni che non la vedo, e la più vecchia, ultimamente mi ha buttato fuori di casa perché ho chiesto aiuto. Sono state messe su dal regime. Una considerazione: la Palestina faccia parte di Israele, ed Israele riconosca Gesù. Un caro saluto.
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